L'assemblea del Gruppo regionale Ticino dell'ASPAN riunita a Manno il 12 luglio 2004
--preso atto che, a livello federale, popolo e Cantoni, rifiutando il controprogetto all'iniziativa "Avanti" lo scorso 8.2.2004, hanno chiaramente ribadito la volontà di trasferire il traffico delle merci dalla strada alla ferrovia

--preso atto che la proposta, contenuta nella citata iniziativa, di un sostegno federale alla soluzione dei problemi del traffico negli agglomerati non è stata combattuta

--ricordando la necessità di rispettare la Legge federale sul trasferimento del traffico pesante dalla strada alla ferrovia che prevede, dopo 2 anni dall'apertura della galleria del Lötschberg di ridurre a 650mila i passaggi dei mezzi pesanti attraverso le Alpi svizzere

--preoccupata dei possibili tagli federali agli investimenti nel settore dei trasporti
ribadisce la necessità di:

1) completare il progetto Alp Transit in territorio ticinese con le linee di accesso da Lugano a Chiasso e da Camorino a Biasca sud.
In particolare, dopo la decisione del Parlamento europeo, del 21 aprile 2004, di considerare prioritario l'asse ferroviario Genova-Rotterdam e considerato il progetto di quadruplicamento della linea Como-Seregno-Monza, occorre, da parte svizzera, definire al piu' presto il tracciato di Alp Transit a sud di Lugano con il collegamento alla rete ferroviaria italiana.

2) elaborare al piu' presto le basi legislative affinché la Confederazione possa contribuire a risolvere i problemi del traffico negli agglomerati urbani con adeguati finanziamenti

3) realizzare rapidamente il collegamento ferroviario Lugano-Mendrisio-Varese-Malpensa

4) mantenere il sistema di dosaggio per i transiti nella galleria stradale del San Gottardo in attesa di accordi con gli Stati confinanti che permettano di regolare il transito di mezzi pesanti sull'autostrada in funzione delle capacità esistenti e del carico ambientale.
a livello cantonale,l'ASPAN, cosciente degli sforzi in corso per il rinnovo degli atti fondamentali della pianificazione del territorio
auspica che:
--i lavori per il nuovo Piano Direttore cantonale, concretizzando gli obiettivi strategici del Rapporto sugli indirizzi, sfocino in proposte chiare per l'organizzazione futura del territorio ticinese, avuto riguardo della posizione particolare del cantone nel contesto concorrenziale delle regioni che lo circondano

--stabilisca indirizzi organici per l'interazione tra insediamenti e infrastrutture, segnatamente per la mobilità, con particolare attenzione alle esigenze della tutela dell'ambiente e le necessarie direttive per un'auspicabile valorizzazione del paesaggio

--lo studio della nuova legge sulla pianificazione del territorio possa concludersi rapidamente per offrire al paese una base operativa rinnovata che permetta una ripresa d'entusiasmo verso l'irrinunciabile attività della pianificazione del territorio integrando l'offerta di strumenti con moderni istituti che promuovano la collaborazione tra pubblico e privato, la flessibilizzazione dei disposti pianificatori stessi e accelerino le procedure senza negligerne la democraticità.

« tutte le Risoluzioni