STAMPA Risoluzioni


6.6.2011
Presa di posizione sul "Progetto territoriale Svizzera"

Il Consiglio Direttivo di ASPAN-Ticino ha esaminato il Progetto territoriale Svizzera messo in consultazione dalla Confederazione, dalla Conferenza dei governi cantonali, dall’Unione delle città svizzere e dall’Associazione dei Comuni svizzeri. Ricordiamo che la nostra Associazione ha organizzato, il 28 marzo 2011, un incontro a Bellinzona durante il quale il progetto, ed i suoi rapporti con il Piano Direttore cantonale, sono stati illustrati dal signor Georg Tobler, del competente ufficio federale, e dall’arch. Andrea Felicioni, del Dipartimento del territorio. Il Consiglio Direttivo di ASPAN ricorda che il “Progetto territoriale Svizzera” è il risultato di discussioni avvenute negli ultimi cinque anni tra la Confederazione, i Cantoni, i Comuni e diverse associazioni interessate al futuro del territorio. Anche ASPAN-TI ha partecipato ad alcuni Forum nel biennio 2007/2008.

Il documento  intende perseguire i seguenti obiettivi: densificare gli insediamenti, realizzare infrastrutture complete ed efficienti, migliorare la collaborazione tra  i Cantoni  e con le regioni d’oltre confine, promuovere il patrimonio culturale e paesaggistico.

Il progetto intende definire i principi generali della gestione del suolo, risorsa che diventa sempre piu’ scarsa, con l’obiettivo di consegnare alle future generazioni un Paese attrattivo ed economicamente aperto. Il documento è stato concepito come una guida generale e un aiuto decisionale che dovrebbe accompagnare ed indirizzare le attività ai tre livelli istituzionali. La Confederazione, i Cantoni ed i Comuni sono invitati a collaborare per porre un freno allo sfruttamento del territorio e delle risorse naturali. Il documento non rappresenta  un nuovo strumento di pianificazione del territorio in sostituzione dei Piani Direttori cantonali e dei Piani Regolatori comunali ma insiste sulla necessità di utilizzare maggiormente lo strumento della pianificazione d’agglomerazione.

La novità principale del Progetto territoriale Svizzera consiste nella partecipazione dei tre livelli istituzionali – Confederazione, Cantoni e Città-Comuni – alla sua elaborazione. Il cuore del progetto sta poi nella definizione di 12 aree d’intervento suddivise in tre gruppi: le aree metropolitane di Zurigo, Basilea, Ginevra-Losanna e Berna, 5 piccole e medie città (Lucerna, la Città Ticino, l’Arco giurassiano, l’Aarealand, Svizzera nord orientale) e 3 aree incentrate sulle Alpi.(San Gottardo, Svizzera sud occidentale e Svizzera sud orientale) Il nostro Cantone ,con le aree Città-Ticino e Regione del Gottardo , è ben inserito nel progetto territoriale Svizzera grazie anche alla recente revisione del Piano Direttore cantonale.

 Lo sviluppo sostenibile del territorio nazionale passa attraverso la densificazione degli insediamenti. La costante crescita demografica lo esige. Infatti , secondo gli scenari dell’Ufficio federale di statistica, la popolazione elvetica dovrebbe stabilizzarsi attorno a 9 milioni di abitanti solo verso il 2050. Ad incidere pesantemente sul fabbisogno di spazio è però anche l’aumento delle piccole economie domestiche e l’incremento della superficie abitabile per persona. Soprattutto nelle aree urbane, c’è una crescita costante di case o appartamenti occupati da persone sole e –dal 2000 ad oggi – si è passati da una superficie abitabile di 44 metri quadrati per persona a 48. Già per mantenere lo stesso numero di abitanti, una città dovrà pertanto aumentare sensibilmente la sua superficie residenziale. Ciò dovrà  possibilmente avvenire all’interno delle aree non ancora oppure solo parzialmente edificate.

La densificazione dovrà andare di pari passo con un miglioramento della qualità degli insediamenti, in particolare valorizzando gli spazi pubblici e le aree verdi. Lo sviluppo degli insediamenti deve inoltre essere strettamente coordinato con il sistema dei trasporti , in particolare con i servizi pubblici. Occorrerà promuovere soprattutto le zone che sono già oggi ben allacciate. Secondo il “Progetto territoriale Svizzera” un ulteriore sviluppo del sistema dei trasporti avviene in primo luogo attraverso un’ottimizzazione delle catene di trasporto esistenti. In altre parole, un uso ottimale delle infrastrutture disponibili e un buon coordinamento fra i vari vettori di trasporto, prima che un ampliamento delle reti. Proprio la Città-Ticino mostra però chiaramente che certi conflitti, legati in particolare agli assi di transito di forte affluenza, possono essere risolti solo con un intervento deciso della Confederazione. Alcune tratte delle rete ferroviaria (nodo di Bellinzona e Lugano-Chiasso) e autostradale (Gottardo, A2 a sud di Lugano) sono già oggi durante le ore di punta al limite delle proprie capacità.

Il Consiglio Direttivo di ASPAN ritiene che il documento presentato, se ha il pregio di essere il risultato di un’ampia consultazione con maggiori possibilità di accettazione  rispetto alle Concezioni nazionali degli anni 79/80 del secolo scorso, contiene comunque delle criticità che dovrebbero essere corrette. Il Consiglio Direttivo di ASPAN-TI,  pur apprezzando in generale  il lavoro svolto,  ritiene che  alcuni temi debbano essere maggiormente approfonditi e presenta le seguenti critiche:

1) Le 12 “macroregioni” individuate dal “Progetto territoriale Svizzera” si estendono indipendentemente dai confini cantonali e/o nazionali. Lo sviluppo degli insediamenti dovrebbe essere gestito partendo da una comune strategia di assetto territoriale. In  Ticino, ad esempio, la parte  settentrionale dovrebbe collaborare con i Cantoni gottardisti mentre la Città Ticino” dovrebbe cercare collaborazioni con le regioni italiane di confine.  Riteniamo pertanto che, per raggiungere questi obiettivi, il supporto della Confederazione, in termini di coordinamento, di relazioni internazionali e di finanziamento dovrà essere molto importante e, in ogni caso, maggiore di quanto praticato sinora.

2) La densificazione, in ambito urbano, deve essere accompagnata da un notevole potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico perché concentrerà un numero superiore di abitanti e di posti di lavoro, rispetto alla situazione attuale, con le relative esigenze di mobilità di tipo urbano. Vi è dunque la necessità di accompagnare questo obiettivo con un aumento dell’offerta di trasporto pubblico. Del resto nelle città le strade non possono essere ampliate per ragioni di spazio e di qualità dell’insediamento. Le risorse del Fondo infrastrutturale della Confederazione , già ora insufficienti, devono essere coerentemente ampliate per far fronte alle esigenze di aumento dell’offerta di mobilità collettiva. In quest’ottica ASPAN-TI sottolinea l’importanza della realizzazione della rete tramviaria ad “H”, nell’agglomerato del Luganese e della ferrovia Mendrisio-Varese-Gallarate con collegamento all’aeroporto della Malpensa.

Giova tuttavia ricordare che la densificazione, come obiettivo, deve essere perseguita con oculatezza poiché, se praticata solo in termini quantitativi, mette in pericolo la conservazione del patrimonio storico-artistico degli insediamenti. Le tendenze piu’ aggiornate in merito al concetto di sviluppo sostenibile completano infatti la componente ambientale con il termine di “ambiente culturale” che va rispettato e , anzi, valorizzato. La densificazione richiede inoltre l’applicazione, in tutti i Cantoni, della compensazione dei vantaggi rilevanti ottenuti dalla pianificazione del territorio sulla base dell’art.5 della Legge federale sulla pianificazione del territorio che impone la compensazione degli svantaggi e del vantaggi ottenuti da atti pianificatori. Nel nostro Cantone il Consiglio di Stato ha posto recentemente in consultazione una proposta interessante, su questo tema, che ci auguriamo si traduca presto in legge.

3)Il “Progetto territoriale Svizzera” non dà sufficiente risalto al completamento verso sud di AlpTransit che dovrebbe garantire una migliore integrazione della Città Ticino sia verso nord( Zurigo e Altopiano ) sia verso sud (Metropoli lombarda). Il Consiglio direttivo di ASPAN fa riferimento alla sua presa di posizione del 13.10.2010 nella quale si sono  invitate l’Autorità federale e le FFS a completare senza indugio AlpTransit con la circonvallazione di Bellinzona, da Biasca a Camorino, e  il prolungamento della tratta a sud di Lugano con il collegamento alla rete ferroviaria italiana. Il Consiglio Direttivo di ASPAN ribadisce la sua precedente presa di posizione a favore del rapido completamento di AlpTransit  con la tratta Biasca-Camorino e il collegamento con la rete ferroviaria italiana a sud di Lugano.

4) La Regione del San Gottardo è presentata, dal documento in consultazione, come il più grande spazio continuo esterno ai grandi centri. Essa è caratterizzata da paesaggi di montagna ed è percorsa da corridoi di transito molto frequentati. Se la perdita d’importanza dei settori economici tradizionali ,come l’esercito e l’agricoltura, ha portato ad indebolire in modo preoccupante il tessuto economico e le prospettive future  bisogna ricordare che lo spazio alpino possiede una risorsa come quella idrica che costituisce un bene sempre piu’ raro e prezioso per l’insieme del Paese, tanto in termini di produzione energetica, quanto in termini di acqua potabile. Per quel che riguarda l’acqua ed il suo potenziale economico occorrerà escogitare nuove forme di perequazione tra produttori e consumatori tali da assicurare condizioni di vita sostenibili alle comunità ed alle popolazioni di montagna. Per valorizzare il suo consistente patrimonio culturale e paesaggistico, è perciò assolutamente necessario promuovere iniziative coordinate nell’ambito della nuova politica regionale. In questo quadro occorre ribadire l’importanza dell’esistente ferrovia di montagna che, anche dopo l’apertura della galleria di base del San Gottardo, nel 2016/2017, dovrà rimanere uno degli elementi principali di collegamento inter-alpino della regione del Gottardo con l’area metropolitana di Zurigo, con l’area dell’agglomerato di Lucerna e con la Città-Ticino. La ferrovia di montagna dovrà fungere da interscambio, a Göschenen e ad Andermatt, con la Matterhorn Gotthard Bahn che collega Zermatt con St.Moritz e Tirano.

5) Un richiamo va infine fatto  alla pianificazione d’agglomerazione. L’idea è certamente seducente ma necessita di misure giuridiche nuove onde evitare che questo nuovo livello di pianificazione vada semplicemente a sommarsi a quelle tradizionali senza sostituirne alcuna. Il pericolo risiede nel prolungamento dei tempi d’elaborazione dei piani, vero problema per la credibilità della disciplina pianificatoria.

Il Consiglio Direttivo di ASPAN-TI

Bellinzona, 6 giugno 2011

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