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16.5.2013
NO di ASPAN all’iniziativa per una Circonvallazione del Basso Malcantone tutta in galleria

Il Consiglio direttivo dell’ASPAN Sezione Ticino, riunito il 16 maggio 2013 a Manno,dopo aver esaminato i contenuti dell’iniziativa popolare costituzionale “Circonvallazione del Basso Malcantone tutta in galleria: che sia il popola a scegliere!” e messi questi a confronto con i progetti elaborati negli ultimi anni dal Cantone, in collaborazione con la Commissione regionale dei trasporti e con i Comuni interessati, ha deciso di invitare le cittadine e i cittadini ticinesi a respingere l’iniziativa, che sarà sottoposta a votazione popolare il prossimo 9 giugno.

Il progetto di circonvallazione Agno-Bioggio, per la realizzazione della quale il 17 marzo 2011 il Gran Consiglio ha votato un credito di costruzione di 133.7 milioni di franchi, è il risultato di un lungo e faticoso iter, durato più di vent’anni, mediante il quale si è riusciti a trovare una soluzione che risponde al meglio alle diverse e contrastanti condizioni poste dal territorio e alle esigenze e aspettative dei Comuni toccati da questo progetto stradale. La scelta del tracciato ha dovuto tener conto della necessità di raccogliere e distribuire un traffico che solo nella misura di 1/3 è di transito, mentre gli altri 2/3 sono generati dall’insieme di insediamenti abitativi, lavorativi e commerciali sparsi sul territorio attraversato; ha inoltre dovuto tenere conto delle condizioni funzionali e di sicurezza imposte dalla presenza di un’infrastruttura importante quale l’aeroporto e della necessità di salvaguardare al massimo le zone abitative e le aree naturali, agricole e di svago, pure presenti sul Piano del Vedeggio.

La circonvallazione è anche, assieme alla rete tram del Luganese, uno dei principali progetti strategici contenuti nel Programma d’agglomerato del Luganese di 2. generazione (PAL 2), elaborato in vista del finanziamento da parte della Confederazione con il fondo infrastrutturale.

Per il Basso Malcantone, la scheda M3 del Piano direttore cantonale, risultato anch’essa di un lungo iter di concertazione, già prevede, per gli sviluppi futuri, anche una galleria da Magliaso a Ponte Tresa, con un’uscita intermedia alla Magliasina. Il portale tra Agno e Magliaso permette di convogliare in questa galleria il traffico di origine/destinazione tra il Piano del Vedeggio e il Basso Malcantone, come pure tutto il traffico proveniente da Lugano, Via Sorengo, dalla Piodella e dai Mulini di Bioggio e Muzzano e diretto verso la frontiera.

L’accettazione dell’iniziativa andrebbe ad annullare quanto faticosamente consolidato negli anni per dare al Piano del Vedeggio e al Basso Malcantone una soluzione efficace e sostenibile al cronico problema della saturazione del traffico veicolare, che oggi rappresenta il principale fattore di rischio per la competitività di questo comprensorio quale motore economico della regione e di tutto il Cantone.

In un contesto come quello del Piano del Vedeggio e del Basso Malcantone, caratterizzato da uno sviluppo intensivo degli insediamenti residenziali e lavorativi sub-urbani, una galleria di aggiramento è una soluzione inadeguata, inefficace e troppo costosa rispetto ai limitati benefici che può offrire. Una galleria da Manno alla Magliasina in effetti non riuscirebbe a drenare né il traffico interno fra Bioggio e Magliaso, né il flusso di taffico proveniente da Sorengo/Muzzano/Piodella e diretto verso il Basso Malcantone e la dogana di Ponte Tresa. Per questi motivi, nell’ambito del confronto delle varianti effettuato negli anni ’90 per la scelta del tracciato della circonvallazione Agno-Bioggio, una soluzione simile a quella preconizzata dagli inziativisti è stata scartata fin dalle prime battute. 

Ammesso e non concesso che vi possano essere soluzioni migliori di quelle pianificate e progettate dalle Autorità preposte, con l’accettazione dell’iniziativa, tutto l’iter di pianificazione, di progettazione e di ricerca del consenso fra i diversi interessi contrapposti ripartirebbe da zero, con la conseguenza di dover aspettare ancora decenni prima di vedere una qualsiasi soluzione a problemi di saturazione del traffico e di inquinamento ambientale che si fanno vieppiù insopportabili. Ciò anche per motivi finanziari: con la soluzione “tutta in galleria” i costi di tutto il sistema (ciconvallazione Agno-Bioggio e viabilità del Basso Malcantone) raddoppierebbero da circa 520 milioni di franchi ad oltre un miliardo. È un’opera che sicuramente non godrebbe del contributo della Confederazione e che il Cantone da solo non riuscirebbe mai a finanziarie.

Un rinvio impedirebbe pure ai Comuni interessati di portare avanti importanti pianificazioni e progetti di riqualifica territoriale e urbanistica. Si citano la sistemazione del comparto “Cavezzolo” a Bioggio, dove il tram e la circonvallazione si incontrano e offrono l’opportunità di sviluppare un nuovo quartiere misto abitativo e lavorativo posto su un nodo strategico del sistema della mobilità, la pianificazione della zona commerciale di Agno intesa a meglio regolamentare i grandi generatori di traffico e sempre ad Agno l’elaborazione del piano particolareggiato della Riva Lago, con contenuti di svago, turistici, ricrativi e pubblici, come pure la moderazione del traffico e la riqualifica urbanistica dell’asse della Strada Regina attraverso gli abitati di Bioggio, Agno, Magliaso, Caslano e Ponte Tresa. 

Il Consiglio Direttivo di ASPAN.

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