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10.5.2014
Presa di posizione di ASPAN sul Disegno di Legge sul coordinamento della mobilità e degli insediamenti

Il Consiglio Direttivo di ASPAN, nella sua seduta del 29 aprile 2014, si è occupato del Disegno di Legge sul coordinamento della mobilità e degli insediamenti messo in consultazione dal Consiglio di Stato e ringrazia l’Esecutivo per averci consultati.

ASPAN prende atto che il  testo legislativo in consultazione è destinato a sostituire la Legge sul coordinamento pianificatorio e finanziario in materia di infrastrutture e di servizi di trasporto del 12.3.1997. La sua sostituzione si rende necessaria per le seguenti ragioni:

a) Il Piano Direttore è stato completamente riveduto attraverso gli obiettivi pianificatori del 2007 e le schede del 2011. Nel 2011 è stata approvata la nuova Legge sullo sviluppo territoriale (Lst) che ha sostituito la LALPT. A livello federale le Camere hanno accolto, nel 2006, la nuova Legge sul Fondo infrastrutturale. Il Piano direttore cantonale ha rafforzato il principio del coordinamento tra insediamenti e mobilità e il nuovo programma di agglomerato è diventato la modalità operativa che definisce gli obiettivi, le strategie e le misure di sviluppo degli insediamenti e della mobilità.

b) Nel nostro Cantone sono stati sviluppati, negli ultimi 20 anni, i Piani regionali dei trasporti che vengono ora sostituiti con i Programmi di agglomerato a cui occorre attribuire base legale.

1) Considerazioni di ordine generale.

ASPAN aderisce alla necessità di sostituire la Legge sul coordinamento pianificatorio e finanziario in materia di infrastrutture e servizi di trasporto con la nuova proposta legislativa. Essa si rende necessaria a causa delle modifiche legislative avvenute  dal 1997 ad oggi. In particolare il nuovo Programma di agglomerato (PA) impone l’aggiornamento del testo legislativo dal momento che il PA definisce obiettivi, strategie e misure dello sviluppo degli insediamenti e della mobilità. Di conseguenza risulta necessario superare la distinzione tra Piani dei Trasporti e Programma di agglomerato per giungere ad una sintesi con il PA. 

ASPAN prende inoltre atto che la proposta di Legge conferma ed appoggia, nella sostanza, le modalità operative collaudate in passato con  l’attività delle Commissioni regionali dei trasporti.

2) Osservazioni e suggerimenti.

2a) Potenziare l’informazione.

ASPAN ritiene che, per raggiungere gli obiettivi proposti dalla nuova legge e dai contenuti del PA, occorre rafforzare e potenziare l’informazione , coinvolgere maggiormente la popolazione e, in particolare, gli attori direttamente  toccati dal PA . Le Commissione regionali dei trasporti dovrebbero essere delegate  ed essere rese maggiormente responsabili a tale scopo  dal momento che esse operano direttamente sul territorio a contatto con i vari attori. Invitiamo perciò il Dipartimento del territorio a voler rafforzare, nella legge, il principio dell’informazione, cardine necessario per raggiunge il massimo consenso e quale preludio per concretizzare sul territorio le misure contenute nel PA.

2b) Coerenza tra sviluppo territoriale e investimenti per la mobilità.

I PA della nuova generazione tengono conto di una visione di sviluppo del territorio con l’obiettivo di una maggior coerenza tra sviluppo territoriale e investimenti per la mobilità. Le infrastrutture devono essere realizzate nel contesto di uno sviluppo codificato in funzione dello sviluppo socio-economico auspicato. Uno degli obiettivi del PA è quello di trovare un equilibrio tra opportunità di residenza e di lavoro con l’esigenza di organizzare razionalmente la mobilità generale. Tale obiettivo è condizionato da un’utilizzazione razionale del territorio, supportata mediante adeguati interventi pianificatori. La maggior parte di questi interventi sono misure non infrastrutturali di interesse locale e quindi di competenza dei Comuni.

ASPAN invita l’Autorità cantonale a vigilare sull’attuazione di queste misure allo scopo di assicurare la necessaria coerenza tra sviluppo territoriale e investimenti per la mobilità. Questa coerenza deve essere perseguita  per evitare di assicurare poco credibilità a tutta l’operazione a scapito dell’interesse regionale e cantonale. ASPAN ricorda inoltre che l’Autorità federale attribuisce la massima importanza a questa coerenza ed ha la facoltà di rivedere i sussidi nel caso in cui determinate misure non vengano attuate.

2c) Nella realizzazione delle opere di PA assicurare l’unità della materia.

ASPAN riconosce  che , mentre le modalità operative collaudate in passato con le Commissioni regionali dei trasporti, per l’allestimento dei Piani regionali, siano state  positive, si sono incontrate, nella fase realizzativa, diverse difficoltà che hanno portato a notevoli ritardi e, in alcuni casi, anche alla bocciatura di opere importanti contenute nei Piani regionali dei trasporti. Il risultato di tale situazione è percepibile giornalmente sul territorio dove si incontrano difficoltà di traffico e problemi ambientali.

ASPAN ricorda che i PA rappresentano un sistema di interventi unitario che tiene conto di una visione di sviluppo territoriale nelle sue diverse componenti. La funzionalità e compatibilità ambientale del PA  possono essere  garantite solo se il Programma di agglomerato viene realizzato nella sua completezza. Questa premessa è necessaria anche per consolidare il principio dell’unitarietà del progetto  sia nei confronti dell’Autorità federale, sia nei confronti dei Comuni che contribuiscono alla sua realizzazione. Il PA non è dunque un piano composto da diverse opere infrastrutturali  e da misure pianificatorie ma deve essere considerato quale opera unitaria (unità della materia) in cui gli interventi infrastrutturali e le misure pianificatorie vengano attuate  in coerenza tra di loro. ASPAN riconosce la complessità del problema ma ritiene opportuno segnalarlo all’Autorità cantonale affinché si ricerchino procedure di realizzazione dei PA in grado di assicurare l’unità della materia. Solo se i PA vengono realizzati nella loro completezza si potrà assicurare il giusto equilibrio tra sviluppo territoriale , organizzazione razionale della mobilità e protezione ambientale.

3) Osservazioni puntuali.

Art. 3: al secondo capoverso si legge: “Esso promuove e coordina i programmi di agglomerato e può delegare l’elaborazione dalle Commissioni regionali della mobilità (CRM) da lui istituite.

Art. 12 : al primo capoverso si legge: “ la Commissione regionale della mobilità elabora il programma d’agglomerato con l’accompagnamento del Consiglio di Stato e lo adotta.

Riteniamo che esista una contraddizione nel senso che da un lato è la CRM che elabora il PA e dall’altra è il Consiglio di Stato che può delegare l’elaborazione. Inoltre, sempre all’art.12, riteniamo che sia meglio usare il plurale: “Le CRM elaborano….”

Art. 6:Riteniamo che la frase debba essere completata con l’aggiunta delle valli. L’articolo dovrebbe dunque essere formulato nel seguente modo: “Le reti interregionali di mobilità assicurano i collegamenti principali tra gli agglomerati, le valli e con l’esterno.”

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PP ASPAN disegno di legge coordinamento mobilità e insediamenti - PDF, 268 KB
 


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