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4.5.2017
ASPAN raccomanda il SI alla Legge federale sull’energia

Il Consiglio direttivo di ASPAN, riunito il 4 maggio 2017, ha esaminato i diversi aspetti della Legge federale sull’energia in votazione il prossimo 21 maggio ed ha deciso di raccomandarne l’approvazione. I Paesi industrializzati si sono resi conto dell’importanza del risparmio di energia e della necessità di promuovere le energie alternative a partire dagli anni 70 del secolo scorso. La guerra del Kippur, del 1973, provocò il blocco delle esportazioni di petrolio dai Paesi arabi e poi, nel 1979, la rivoluzione in Iran e la guerra tra Iran e Irak, con conseguente notevole rincaro del petrolio, resero evidente il pericolo della dipendenza da Paesi politicamente instabili. Da quegli anni i Paesi industrializzati, chi più chi meno, adottarono provvedimenti a favore del risparmio di energia e di promozione delle fonti alternative. Anche la Svizzera, da allora, pratica questa politica che, se la proposta di legge verrà approvata, potrà essere potenziata risparmiando e migliorando l’efficienza energetica nell’edilizia, nella mobilità, nell’industria e nell’uso degli apparecchi. L’edilizia , ad esempio, presenta notevoli potenzialità di risparmio che  potrebbero indirettamente contribuire allo sviluppo dell’economia locale. La legge permetterebbe di aumentare il sostegno diretto e indiretto a queste attività. In Ticino, ad esempio, vengono presentate annualmente circa 500 richieste di sussidio che, se la legge dovesse essere approvata, potrebbero aumentare con conseguente potenziamento del risparmio di energia e la creazione di posti di lavoro nel nostro Paese. ASPAN ricorda che la Svizzera spende annualmente circa 10 miliardi di franchi per importare petrolio e suoi derivati, oltre a gas e uranio. Risparmiare su questa spesa, che dirotta nostre risorse all’estero, risulta doveroso economicamente  e  dal punto di vista della protezione dell’ambiente perché i combustibili fossili sono responsabili, in gran parte, dell’inquinamento atmosferico. Oltre al risparmio la legge prevede di potenziare il promovimento delle fonti alternative al petrolio come il solare (termico e fotovoltaico) il vento, la biomassa e la geotermia. Saranno inoltre sostenute anche le centrali idroelettriche per una durata di 5 anni con un contributo di 0,2cts/kWh. Questa novità risulta particolarmente importante per i Cantoni alpini, tra i quali il Ticino, che sono grandi produttori di energia elettrica di origine idraulica. L’ Azienda elettrica ticinese beneficerebbe, ad esempio, di un’entrata supplementare annua di circa 5 milioni di franchi. Il Ticino ha dunque interesse a questo sostegno all’idroelettrico che rappresenta pur sempre un’energia rinnovabile. ASPAN ricorda che, per ottenere questo aiuto, i Cantoni ,secondo l’art.10 della nuova legge, devono ancorare nel Piano Direttore i territori adeguati per lo sfruttamento idraulico ed eolico. Le risorse per attuare il potenziamento della politica proposta dalla legge verranno ottenute con un aumento di 0,8 cts/kWh dell’elettricità (dagli attuali 1,5 cts a 2,3 cts/kWh) Ciò comporta un modesto aumento di 40 franchi all’anno per una famiglia di 4 persone. ASPAN ritiene che questo sacrificio sia sopportabile e adeguato agli obiettivi della Legge di diminuire la dipendenza dall’estero in campo energetico ed invita elettrici ed elettori a votare SI il prossimo 21 maggio 2017.

Il Consiglio Direttivo ASPAN

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